L'edizione 2024 degli Assoluti Italiani di breaking FIDS ha attirato talentuosi bboys e bgirls da ogni angolo d'Italia per contendersi il prestigioso titolo di campione italiano. Il vincitore nella categoria bbboy adulti è stato Jet Leg, confermando il suo costante percorso di crescita e i notevoli progressi nel suo stile di breaking. Questa vittoria è l'occasione perfetta per conoscere meglio e esplorare il percorso straordinario di Simone Arasi, aka bboy Jet Leg, uno degli ambasciatori del breaking italiano nel mondo.
Prima di tutto grazie per il tempo concesso e complimenti per il recente successo. Puoi raccontarci come hai iniziato a praticare breaking e come è nato il tuo nome da Bboy?
All’età di 7 anni iniziai a ballare hip hop in una palestra e vidi per la prima volta ilbreaking in un altro corso della stessa palestra, così a 8 anni iniziai breaking. Il mio nome nasce dal mio primo viaggio in America a 10 anni. In quella occasione scoprì l’esistenza della parola “jet lag”, mi piacque il suono della parola e decisi che sarebbe diventato il mio nome. Al primo battle a cui mi iscrissi tornato in Italia, la ragazza che segnava i nomi lo scrisse con la E “jet leg” e così l’ho tenuto.
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Quali sono state le principali difficoltà che hai incontrato nel tuo percorso nel breaking e come le hai superate? Nel mio percorso ho avuto alcuni periodi difficili dovuti a infortuni che mi hanno allontanato dalla mia passione, oppure momenti in cui mi sentivo perso e nonostante mi allenassi con costanza non andavo da nessuna parte.
Oltre al breaking cosa fa nella vita Simone Arasi?
Attualmente sto studiando ingegneria edile internazionale a Ravenna, ma la mia priorità rimane il breaking.
Hai vinto agli assoluti FIDS 2024, ma è da qualche tempo sei uno dei Bboys italiani più importanti e protagonista in importanti eventi. Qual è stato finora il più importante per te e perché?
Non ho un evento in particolare che ritengo più importante, ciò che mi interessa è trovare sfide che mi mettano alla prova e mi spronino a tirare fuori il meglio di me.
Come strutturi i tuoi allenamenti? Qual è il processo creativo dietro alle tue skill?
I miei allenamenti variano in base al periodo, non manca mai un accurato warm-up iniziale e cerco sempre di provare cose nuove. Per creare le mie skills utilizzo più metodi ma cerco sempre di utilizzare dei concept per formare il mio breaking.
Come ti prepari per un battle importante?
Principalmente alleno la resistenza cercando di aumentare il fiato e l’intensità dei miei round. Cerco di provare le mie skill fino ad eliminare la possibilità di sbagliare.
Chi sono i tuoi punti di riferimento?
I miei punti di riferimento sono i miei maestri e la mia crew FlexibleFlave con cui condivido e arricchisco il mio percorso.
Ritieni che per essere un Bboy di successo sia indispensabile abbracciare la cultura hip-hop?
A livello personale la cultura hip hip è una cosa che ho imparato ad apprezzare nel tempo. L’appartenenza e la comprensione di questa cultura è fondamentale e mi ha fatto amare il breaking ancora di più. Ma per ballare un ottimo breaking non è necessario.
Hai partecipato alle qualificazioni per Parigi 2024, gareggiando in diversi eventi internazionali. Come hai gestito questa situazione e cosa hai imparato da questa esperienza?
Il percorso di qualificazione olimpica è stato lungo e difficile. Questo percorso mi ha dato la possibilità di confrontarmi con situazioni diverse alla quale non ero abituato e questo mi ha aiutato a crescere.
Come descriveresti la tua esperienza con la nazionale italiana?
La mia esperienza con la nazionale è stata senz’altro positiva, ci diamo una mano a vicenda e ci supportiamo l’uno con l’altro. Con il tempo siamo diventati un vero e proprio gruppo di amici.
Qual è la tua opinione sulla scena del breaking in Italia?
Attualmente credo che la scena italiana sia in crescita e ci stiamo mano a mano guadagnando rispetto dalla scena internazionale. Abbiamo alcuni elementi di spicco che si stanno distinguendo a livello mondiale e ne sono molto felice.
Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro?
Il mio obiettivo è diventare uno dei migliori Bboy al mondo e rimanere nella storia del breaking, contribuendo a uno sviluppo che prima non era mai stato raggiunto, consolidando la mia posizione tra i migliori.
C'è un consiglio che vorresti dare ai giovani che aspirano a diventare Bboys?
Il mio consiglio per i nuovi bboys e bgirls è quello di godersi il breaking nel pieno della sua essenza e di studiarlo il più possibile così da poterlo comprendere e sviluppare nel miglior modo possibile.
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