Red Bull BC One Cypher Italy 2025: la magia del breaking, tra storie, fuoco e visioni.

Red Bull BC One Cypher Italy 2025: la magia del breaking, tra storie, fuoco e visioni.

C’è qualcosa che succede solo una volta all’anno. Qualcosa che accende cuori, affila movimenti e riunisce una scena che, pur dispersa nelle città e nei quartieri, si riconosce in un unico linguaggio: il breaking. L’edizione 2025 del Red Bull BC One Cypher Italy andato in scena a Firenze alla stazione Leopolda nel weekend del 26/27 Aprile è stata esattamente questo: un concentrato di talento, visione, passione e rispetto.

Un evento organizzato con una cura quasi artigianale, frutto del lavoro minuzioso e instancabile di una direzione artistica che ha saputo unire l’energia della cultura urbana alla potenza scenica dell’esperienza dal vivo. Un lavoro che si è visto in ogni dettaglio: dalla scelta della venue, all’atmosfera creata, dal livello tecnico dei partecipanti al coinvolgimento del pubblico. Tutto ha contribuito a costruire un’esperienza immersiva, dove ogni elemento ha parlato la lingua dell’eccellenza e della passione." Red Bull BC One è uno dei format più rilevanti e strategici all’interno del portfolio Culture Marketing del brand. Il nostro obiettivo non è solo quello di consolidare Red Bull BC One come la più grande e prestigiosa competizione di breaking one-on-one al mondo, ma anche quello di generare valore reale per la community che tiene viva questa scena".  Queste le dichiarazioni ufficiali di Red Bull Italia.

Competenza dimostrata da parte di tutte le professionalità coinvolte: dal team tecnico a quello video, dagli host ai DJ, dai giudici agli organizzatori locali, fino a chi ha curato il backstage e l'accoglienza. Ognuno ha lasciato il proprio segno, contribuendo a dare corpo a qualcosa che va oltre l'evento: un momento che diventa memoria collettiva per la scena italiana. Un format nuovo che si è dimostrato vincente.

"La formula dei due giorni senza wildcard, introdotta quest’anno, nasce da un confronto con i nostri consulenti del breaking. Avvertivamo l’esigenza di rinnovare alcuni aspetti per rafforzare il legame con la community e dar vita a due giornate interamente dedicate alla cultura del breaking. I risultati sono stati eccellenti: è stato il Red Bull BC One Cypher Italy con la maggiore affluenza di sempre. Ne siamo davvero entusiasti!".  Continuano i responsabili Red Bull Italia.

Un successo sia in termini di affluenza di pubblico alla Stazione Leopolda di Firenze, sia per il numero di ballerini iscritti: 31 bgirls e ben 159 bboys.
Un compito tutt’altro che semplice per la giuria, chiamata a selezionare i primi 64 bboys che hanno gareggiato sabato in sfide a eliminazione diretta, fino a individuare i 16 finalisti che si sono contesi il titolo nella giornata di domenica.

Da segnalare poi il ritorno quest'anno del crew vs crew.

Sul floor, come sempre, il vero spettacolo. Ogni battle è stata una finestra su un mondo, una storia raccontata in gesti, sudore e visioni. Alcuni breaker erano lì per la prima volta, portando con sé l’emozione e il peso di un sogno che prende forma. Per loro, essere arrivati fino a quel momento era già una vittoria, un passo importante nella propria crescita artistica e personale.

Altri, invece, sono saliti sul palco per mostrare anni di studio, allenamenti, cadute e risalite. Si sono viste combo affilate, movimenti studiati nei minimi dettagli, ma anche l’istinto puro, la risposta immediata all’energia dell’altro. Il breaking ha parlato in tutte le sue lingue: quella della tecnica, dell’attitudine, del cuore.

Le battle sono state infuocate, accese, vibranti. Eppure, al di là del confronto, quello che si è percepito è stato il rispetto reciproco, la voglia di raccontarsi e di confrontarsi, l'essenza più pura della cultura hip hop. Il breaking qui non è solo movimento, ma narrazione e identità, un modo di essere nel mondo, un codice che comunica più di mille parole.

In mezzo a tutto questo, tre nomi hanno inciso la propria presenza nella storia di questa edizione:

Pesto, vincitore tra i b-boy, che forse più di altri ha portato non solo tecnica, musicalità ed originalità, ma un proprio percorso che va oltre il battle in sè. Dimostrando cosa può diventare il breaking: comunicazione a livelli superiori. 

Antilai, regina tra le b-girl, ha mostrato forza, eleganza e determinazione, incarnando lo spirito di una generazione che non chiede spazio, ma lo prende danzando.

E infine i Lottaboys, crew vincitrice, che hanno dimostrato che l’unione, la visione e il lavoro collettivo possono ancora essere armi potentissime sul floor. Un gruppo affiatato, tecnico e coraggioso, capace di lasciare un segno indelebile.

Ma al di là dei nomi e dei premi, ciò che rimane è la sensazione di essere stati testimoni di qualcosa di grande. Un evento che ha saputo celebrare la cultura, rafforzare i legami della scena e offrire un palco a chi ha scelto il breaking come mezzo per esprimere sé stesso.

Siamo riusciti a raccogliere la testimonianza del vincitore dei bboy, arrivato al terzo successo Red Bull Italia "ogni vittoria ha un sapore diverso. La prima risale a sei anni fa, e da allora sono cambiate molte cose: io, la scena, le sfide. Per questo motivo, riuscire ancora oggi a rappresentare, accanto a una nuova generazione così forte, è qualcosa di speciale. Questa vittoria è il frutto di un lavoro intenso e della scelta di dedicarmi completamente al mio percorso. Ho lasciato il lavoro e messo in pausa alcuni progetti per affrontare un viaggio di quattro mesi tra America e Giappone, alla ricerca di nuove esperienze legate al breaking.

Durante il viaggio ho avuto dei dubbi — mi sono chiesto se stessi facendo la cosa giusta, se stessi investendo bene le mie risorse — ma oggi posso dire che ne è valsa la pena. Tutto quello che ho vissuto l’ho trasformato in energia e consapevolezza per prepararmi a questa Red Bull, ed essere stato ripagato così è davvero gratificante. Ma per me è solo l’inizio: ora voglio concentrarmi sulla preparazione per il World Final, un traguardo fondamentale nella mia carriera".

Possiamo cercare di immaginare cosa può esserci dietro un successo di questa importanza "forse è più giusto chiedersi chi c’è dietro. In primis, la mia famiglia. Mi ha sempre incoraggiato, sostenuto e, soprattutto, mi ha sempre fatto sentire libero di scegliere per me stesso. Anche quando ho deciso di intraprendere questo viaggio, erano fiduciosi che sapessi cosa fosse giusto per me. A Firenze era presente anche la mia ragazza, che mi è stata vicina e mi ha aiutato tantissimo in questi mesi, sia nella preparazione sia nell’esplorazione del mondo. È venuta con me in viaggio, quindi c’è sicuramente una dedica speciale per lei. Un pensiero va anche a Flavio, il mio preparatore atletico. Non appena sono tornato, si è messo subito al lavoro con me per prepararmi al meglio a questa sfida. Un grazie enorme anche ai miei amici, che mi hanno sostenuto prima, durante e dopo l’evento. E alle mie crews Last Alive che mi hanno sempre supportato e Vicious by nature crew in cui sono entrato durante il viaggio e mi hanno davvero aperto la mente, sia per quanto riguarda l’approccio al breaking, sia sul lavoro che c’è dietro il percorso di un ballerino. E infine, ma non per importanza, c’è la scena italiana – in particolare quella di Milano – che sento sempre molto vicina. Mi dà energia, coraggio e affetto, elementi fondamentali che cerco sempre di portare con me in ogni sfida". Conclude Pesto, che incarna forse più di altri la continua trasformazione.

Perché questa è la magia del breaking: un’arte che trasforma il movimento in emozione, lo scontro in dialogo, il corpo in voce.
E quando tutto questo viene condiviso con cura, professionalità e amore, allora sì, che diventa indimenticabile.

Un percorso che vede Red Bull in prima fila a supportare ballerini "In ogni paese sono attivi gli ambassador program di Red Bull BC One, pensati per sostenere e valorizzare i talenti emergenti della scena. Per il 2025, l’ambassador italiana è b-girl Agne"  è parte attiva nel promuovere il breaking in Italia "Oltre alla creazione di eventi di breaking proprietari, Red Bull supporta anche realtà terze, sia in Italia che all’estero. In Italia, ad esempio, è attiva una partnership con Check The Style". concludono i responsabili Red Bull.

Un successo: complimenti a tutti gli attori protagonisti.

Ma se è vero che ogni grande evento lascia nel cuore un’eco lunga e luminosa, è altrettanto vero che meriterebbe una memoria nitida, condivisa e custodita nel tempo.
L’unico rammarico, infatti, resta l’assenza di una memoria storica ufficiale per la giornata di domenica: né una diretta, né un media partner accreditato hanno documentato integralmente il Red Bull BC One Cypher Italy 2025.

Noi crediamo profondamente nell’importanza della memoria storica video (ne abbiamo parlato qui nel nostro editoriale), e sapere che — a distanza di giorni, mesi o forse anni — non sarà possibile rivedere i battle di questa edizione, non solo la finale, rappresenta un vuoto culturale difficile da colmare.

Eppure, anche in questo il breaking dimostra la sua forza: è la comunità che si prende cura della cultura.
Con o senza telecamere ufficiali, con o senza riflettori istituzionali, ciò che resta è l’energia di chi danza, l’intensità di chi vive il momento, e la voce di chi — per amore — sceglie di raccontarlo.

Appuntamento con i Red Bull BC One è fissato per anno prossimo, prima però tutti a seguire Pesto e Anti in Giappone.

Credit photo by RED BULL

 

 

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