Outbreak Europe 2024: il breaking italiano tra i protagonisti!

Outbreak Europe 2024: il breaking italiano tra i protagonisti!

 

Si è da poco conclusa l'edizione 2024 dell'Outbreak Europe, un'esperienza indimenticabile per tutti gli appassionati di breaking intervenuti da ogni angolo del mondo. Senza dubbio, è stato uno dei migliori eventi di breaking al mondo, probabilmente quello con la miglior organizzazione.

I servizi offerti, sia per gli appassionati presenti che per coloro che non hanno potuto presenziare, grazie a un efficiente servizio di streaming, hanno reso la condivisione reale.

Quasi 100 nazioni rappresentate, centinaia di ballerini iscritti, dai 200 ai 300 per categoria. Quattro giorni di celebrazione della cultura hip hop e del breaking mondiale. I migliori breaker del mondo, dalle star delle Olimpiadi fino al Red Bull Team, passando per ballerini lontani dai riflettori mediatici ma con un bagaglio di skill, tecnica, musicalità e stile degno dei migliori.

Farsi strada e mettersi in mostra tra il meglio del breaking mondiale era difficile, per molti proibitivo vista la competizione altissima, ma le bgirls e i bboys italiani hanno dimostrato che il breaking italiano, ancora una volta, può giocarsela con chiunque.

L'Italia ha dimostrato di essere una delle nazioni più rappresentate nelle fasi finali, con atleti di ogni età che hanno sfidato i migliori a livello internazionale.

Per comprendere meglio l'importanza di questo evento e per capirne il vissuto, abbiamo intervistato alcuni dei protagonisti delle giornate, che ringraziamo per la disponibilità dimostrata, facendogli i complimenti per la professionalità e i risultati raggiunti.

 

Un'organizzazione impeccabile

Snook, storico host dell'Outbreak, giunto alla decima presenza e in questa edizione anche giudice di diverse battle, ha sottolineato la professionalità degli organizzatori: "Ogni anno l'Outbreak si supera, aggiungendo sempre nuovi elementi e rendendo l'esperienza ancora più speciale. È un'ispirazione anche per eventi come il nostro Check the Style: professionalità e accoglienza incredibili"  Da segnalare poi che alcuni dei ballerini protagonisti al Ceck the Style lo sono stati anche all'Outbreak "Si, è stato bello vedere che alcuni dei ballerini provenienti proprio dal Ceck the Style abbiamo brillato anche all'Outbreak".

Un'atmosfera unica

DJ Uragun ha sottolineando l'altissimo livello dei dj presenti e di conseguenza della musica suonata, che ha permesso ai ballerini di esprimersi al meglio creando battle spettacolari. "È stato bello vedere il breaking italiano brillare e affermarsi su una scena così internazionale. Qualificarsi tra i primi 32 o 16 in un evento del genere è già una vittoria, considerando la concorrenza assurda", ha dichiarato il DJ. Ha ricordato che erano centinaia le coppie iscritte nel 2vs2 e quasi 300 i ballerini nel 1vs1. "L'Italia può dare molto di più; servono più eventi di questo calibro, eventi internazionali come questo, dove i nostri ragazzi possono confrontarsi con tutto il mondo e prendere ispirazione, per tornare a casa più forti di prima, permettendo loro di creare nuove skill. Sono sicuro che già l'anno prossimo si potrà arrivare sempre più avanti nel tabellone".

 

Bboy Fat ha enfatizzato l'atmosfera unica che si respira all'Outbreak: "È un evento pazzesco dove vengono ballerini da tutto il mondo, ma la cosa più bella, oltre ai battle ufficiali, è l'ambiente che si respira. L'evento lo fanno soprattutto i ballerini che vengono e magari non passano le selezioni; tutti vogliono ballare e ci sono cypher ovunque e a qualunque ora del giorno e negli spazi più inaspettati. Questo clima è la magia dell'Outbreak". Da un lato l'ambiente, ma anche l'aspetto di crescita personale: "Ti confronti con un sacco di gente, bboys di fama internazionale ma anche chi non conosci ma magari è fortissimo, e questo confronto ti porta a crescere e metterti in gioco". Come ha visto la presenza italiana ? "Riusciamo sempre a metterci in mostra in ogni categoria; quest'anno come crew abbiamo raggiunto la semifinale, mentre nel 1vs1 e nel 2vs2 riusciamo a passare le selezioni, ma manca ancora qualcosa per salire sul podio. Del resto, la competizione è stata serratissima, ma penso che manchi davvero poco, i segnali sono decisamente incoraggianti".

 

Le nuove generazioni

Uno degli aspetti che meritano attenzione e che va enfatizzato riguarda la categoria KIDS, che ha visto l'Italia come nazione protagonista con un alto numero di bboys selezionati: tra i 16 selezionati per accedere alla parte finale, quattro erano italiani. Danger ha raggiunto le semifinali insieme a Edo, che nel battle precedente si era confrontato con One.

L'altro giovane bboy di questo quartetto è stato Leo Casula, classe 2011, ha stupito tutti qualificandosi tra i top 32 nel 2vs2 open e raggiungendo le finali della battle footwork  e non potevano che non chiedere una sua testimonianza.

"E' stata una esperienza fantastica, location e organizzazione incredibili. Quattro giorni ricchi di emozione, iniziati con un workshop la mattina del giovedì proseguiti con le selezioni e poi i battle finale. Non mi aspettavo di arrivare così lontano, sia come selezioni nel 2vs2 open insieme a Kid Marcelo ma soprattutto nel footwork battle dove c'erano più di 300 iscritti e non mi aspettavo di passare: la mia prima volta in un battle così importante tra gli open!", ha dichiarato Leo, ancora incredulo. "È stata un'esperienza indimenticabile, la conclusione perfetta poi è stata la giornata di domenica con il Rep Your Country dove tutti noi italiani eravamo insieme, e arrivando in semifinale abbiamo dimostrato chi siamo".

L'Outbreak Europe 2024 ha dimostrato che il breaking italiano è in continua crescita e che i nostri atleti sono pronti a sfidare i migliori al mondo. L'evento ha messo in luce talenti giovanissimi ma anche bboys affermati, sempre pronti a confrontarsi per migliorarsi sempre più.

Un'organizzazione e uno staff che rappresentano un punto di riferimento per gli organizzatori di eventi di breaking, consapevoli che eventi come questo siano fondamentali per far crescere l'ambiente e il livello dei ballerini presenti.

 

 

 

 Credit photo by: slavo_visuals

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