La Prospettiva Estranea nella Narrazione della Breakdance: Oggettività e Immersione Culturale.

In pochi giorni dall'apertura del nostro sito, abbiamo avuto riscontri positivi e apprezzamenti che hanno dato forza al nostro progetto. Tuttavia, abbiamo anche riscontrato alcuni casi isolati che hanno sottolineato l'importanza dell'aspetto culturale e dell'esperienza personale nel mondo del breaking e di conseguenza nella sua narrazione. Alcuni sostengono che il breaking dovrebbe essere raccontata e descritta solo da coloro che hanno vissuto questa cultura e ne hanno fatto una parte integrante della loro vita.

Chi ha creato questo progetto ha fatto una precisa scelta narrativa. Nonostante avesse l'opzione di coinvolgere coloro che hanno scritto pagine importanti nella storia del breaking italiano, ha optato per una narrazione distaccata e il più possibile asettica. Se il progetto fosse stato affidato a uno dei personaggi storici del breaking, ci sarebbe stato il rischio che la narrazione fosse influenzata da punti di vista personali o da un focus eccessivo su determinati aspetti dell'ambiente, a scapito  di un narrazione più completa in grado di toccare gli aspetti di chi ignora questa disciplina e voglia conoscere cose che magari per chi è dell'ambiente sono scontate.

La scelta di creare Break Dance Italia è nata da chi ha visto e conosciuto questa disciplina e ha compreso soprattutto i valori che essa porta con sé. Una prospettiva esterna nel raccontarla, indirizzata magari a chi non fa parte dell'ambiente o voglia conoscerlo meglio, può garantire un approccio più ampio e inclusivo, senza condizionamenti di sorta.

Una narrazione che evita di concentrarsi esclusivamente sulle esperienze personali di singole persone o gruppi che hanno contribuito a plasmare questa fantastica disciplina fino al punto in cui si trova oggi, ma che desidera avvicinarsi direttamente a loro e ascoltarli mentre raccontano, attraverso le loro parole, questa cultura.

È vero, nella ricerca della comprensione di una cultura così complessa come quello del breaking, l'osservazione e l'interpretazione da parte di individui estranei all'ambiente possono sollevare interrogativi. Tuttavia, crediamo fortemente che una persona estranea alla vera essenza del mondo del breaking, mediante un'opera di ricerca, analisi e interviste, possa contribuire alla comprensione di questa cultura in modo oggettivo. Questa scelta è motivata dalla consapevolezza dei rischi dell'autoreferenzialità, cioè il pericolo che una narrazione sia influenzata da punti di vista interni all'ambiente, limitando così una visione completa e obiettiva della disciplina. L'autoreferenzialità può diventare un ostacolo all'inclusività, poiché tende a privilegiare le prospettive interne e a escludere voci esterne. Grazie a una narrazione esterna, intendiamo evitare questi rischi e promuovere una comprensione più ampia e inclusiva del breaking, in modo da riflettere appieno la diversità e la ricchezza di questa cultura e di suoi valori.

Nel mondo del breaking, la presenza di uno sguardo estraneo può essere estremamente prezioso. L'estraneo è libero dai legami e dalle influenze culturali che possono condizionare la visione di chi è immerso in un ambiente. Nel caso del breaking, ciò significa che un narratore estraneo può guardare a questa cultura senza pregiudizi, senza essere influenzato da stigmi o stereotipi preesistenti o magari campanilismi. Questa mancanza di bagagli culturali può consentire una visione più fresca e imparziale del mondo del breaking.

Uno sguardo estraneo può offrire un'oggettività unica. Coloro che sono parte di una cultura o tradizione spesso sono intrappolati in una visione del mondo predefinita, mentre uno "straniero" è privo di tale vincolo. Questa mancanza di radici culturali può consentire una visione più obiettiva e neutrale del mondo.

Tuttavia, è importante sottolineare che questa neutralità non significa assenza di interesse o impegno. Uno narratore estraneo deve essere genuinamente interessato e aperto all'apprendimento per poter cogliere appieno la ricchezza della cultura hip-hop e del breaking. Il suo ruolo non è quello di giudicare, ma di osservare, analizzare e narrare in modo obiettivo.

L'oggettività poi non deve mai essere confusa con l'indifferenza. La comprensione di una cultura richiede la capacità di mettersi nei panni degli altri. Nel contesto del breaking, ciò significa che un narratore esterno deve cercare di comprendere le esperienze, le sfide e le aspirazioni dei ballerini e degli appassionati di hip-hop. Deve essere disposto a ascoltare le storie personali, a condividere le gioie e le preoccupazioni della comunità. Non è semplicemente uno spettatore distante, ma un partecipe attivo nel processo di comprensione. 

Nonostante gli sforzi per raggiungere l'obiettività, Immanuel Kant ci ricorda che la mente umana è intrinsecamente condizionata dalla sua struttura cognitiva. Anche uno narratore esterno sarà influenzato dai suoi preconcetti e dalla sua formazione. Pertanto, è importante essere consapevoli delle limitazioni della propria prospettiva.

Nel contesto del breaking, ciò significa che un narratore esterno deve costantemente interrogarsi sui suoi preconcetti e pregiudizi, cercando di minimizzarli durante la sua narrazione. Deve essere aperto alle critiche e ai contributi della comunità hip-hop, utilizzando il feedback per affinare la propria comprensione.

La comprensione di una cultura richiede, inoltre, uno studio approfondito del contesto e delle esperienze delle persone coinvolte. Un narratore estraneo può contribuire alla comprensione del breaking solo se è disposto a impegnarsi in una ricerca approfondita e a interagire direttamente con la comunità, attraverso interviste e partecipazione attiva.

È per questi motivi che abbiamo deciso di fare una narrazione in prima persona da parte di chi si sta avvicinando a questo mondo e vuole conoscerlo da "estraneo," grazie al contributo narrativo, ma non interpretativo, dei personaggi più importanti del breaking contemporaneo. Vogliamo in questo modo scoprire e far conoscere la storia del breaking italiano.

Riteniamo che una persona estranea al mondo del breaking  possa contribuire alla sua comprensione in modo oggettivo, aprendolo sempre di più al mondo. Non dimentichiamo però che questo si deve accompagnare con una prospettiva empatica, una ricerca accurata e una consapevolezza delle proprie limitazioni.

E' vero l'obiettività completa è impossibile da raggiungere, ma attraverso uno sforzo sincero e un impegno genuino nella comprensione di questa cultura, uno studioso esterno può sicuramente arricchire la nostra comprensione del breaking e della cultura hip-hop.

Sicuramente avremo delle lacune, ma di una cosa siamo certi: non ci manca la voglia di conoscere e raccontare un mondo in maniera onesta, sincera e con desiderio di apprendere

 

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